Le comunicazioni si susseguono, da varie provenienze.
C’è che si limita a riferire il messaggio ascoltato alla radio, chi chiede informazioni in vista di una ricerca di chi ancora risulta disperso (domande alle quali i familiari di Adolfo non sono evidentemente in grado di rispondere).
A volte la ricerca coinvolgeva anche i Comuni, come accaduto nell’ottobre 1944 tra i Comuni di Livorno Ferraris e di Settime AT, a seguito di una comunicazione pervenuta a quel comune dall’Ufficio Notizie Prigionieri di Guerra della GAZZETTA DEL POPOLO. La corrispondenza tra i due Comuni permetterà di chiarire che il prigioniero in questione è proprio Adolfo.
Un altro messaggio, datato 5 febbraio 1946, proviene invece da un prigioniero già rimpatriato, il quale fornisce alla famiglia notizie sicure su Adolfo. La firma dello scrivente non è purtroppo comprensibile.