Le sale principali sono tre, incluso il lunotto terminale, ed occupano l’ala ovest del Forte, al piano terreno.
In esposizione divise, cimeli militari e personali, medaglie e decorazioni, attestati, lettere e documenti, fotografie d’epoca, di caduti e reduci della Divisione Pasubio e delle Unità collegate.
Le sale contengono espositori di diversa tipologia per consentire la migliore esposizione dei cimeli. Le vetrine ed i banchi vetrati garantiscono adeguate prestazioni di sicurezza/resistenza e sono muniti di serratura con chiusura a chiave. Per una migliore percezione alcuni espositori sono dotati di luce d’illuminazione interna.
Durante gli anni di studio e ricerca abbiamo ampliato i contatti scoprendo che molte persone ancora conservano dei cimeli. Alcuni molto gelosamente, altri al contrario non sanno che farsene. Siamo onorati e orgogliosi di essere riusciti a raccogliere tanti cimeli, in gran parte provenienti dai ricordi familiari di persone che hanno voluto condividerli, portandoli fuori dalla soffitta o da un cassetto: lo sviluppo del progetto e la raccolta proseguono con ottimi risultati.
Ci poniamo in ogni caso per tutti come punto di riferimento unico nazionale e permanente di Studio. Per la Divisione Pasubio è iniziata una nuova fase: rimettere in ordine molte disseminate tracce.
L’obiettivo è quello di valorizzare attraverso la sua Storia quella di tutti, proponendo oltre all’Esposizione Permanente anche altre iniziative socio-culturali e didattiche.
Sfruttando le nuove tecnologie si possono avviare progetti aperti in modo da coinvolgere tutti i visitatori e renderli partecipi nel tempo.
La pandemia ha purtroppo fermato ogni attività al Forte e ci auguriamo che nei prossimi mesi possano finalmente riprendere sia le aperture che il nostro lavoro di completamento della esposizione che in alcune parti è ancora da migliorare.
Nel corso dei lavori e delle aperture abbiamo incontrato tante persone incuriosite, talvolta arrivate al Forte per caso. Oltre agli appassionati di storia, i nostri potenziali visitatori sono gli estimatori dei circuiti storico-culturali e delle fortificazioni, che già rappresentano una realtà intrecciata coi percorsi tematici del turismo, dei fiumi e delle aree naturalistiche, dell’enogastronomia e delle città d’arte di Verona e Mantova.