La collezione Divisione Pasubio è ospitata in una sede quanto mai prestigiosa: il Forte austriaco di Borgoforte, protagonista di una storia importante.
Tra il 1859 e il 1866, prima della Terza Guerra d’Indipendenza, gli austriaci costruirono in questa zona quattro WERK, una doppia testa di ponte sul fiume Po, a presidio della via a traghetto per Mantova.
Il Forte di Borgoforte Centrale o Magnaguti faceva parte di un ampio sistema di fortificazioni tra Mantovano e Veronese ed in particolare della doppia testa di ponte realizzata dal Genio militare asburgico sul fiume Po (1859/66), poco prima della Terza Guerra d'Indipendenza.
1866 - Operazioni del Regio Esercito Italiano attorno a Borgoforte
1866 - Operazioni del Regio Esercito Italiano attorno a Borgoforte: il confine austriaco.
L'opera doveva potenziare la difesa dell'estremo confine sud occidentale dell'Impero Austriaco che dominava queste terre dal 1815. In tale occasione fu impiegato ripetutamente l'8° Reggimento di Artiglieria che una settantina di anni dopo sarebbe entrato a far parte della Divisione Pasubio.
Durante la guerra fra Prussia, Italia e Austria o Terza Guerra d'Indipendenza, la Seconda Armata dell'Esercito Italiano – con un solo Corpo d'Armata al comando del generale Enrico Cialdini – fu impiegata alla testa di ponte sul Po.
I forti di Borgoforte, Rocchetta, Bocca di Ganda sulla riva sinistra del Po e di Motteggiana a centocinquanta metri dalla riva destra, costituivano la testa di ponte, assai adatta per la resistenza passiva; erano presidiati complessivamente da millequattrocento uomini.
Sede del comando della testa di ponte era il forte Magnaguti, di Borgoforte: i quattro forti dipendevano dal Comando di Fortezza di Mantova.
Le operazioni belliche alla testa di ponte sul Po: l'avamposto di Borgoforte era un possibile passaggio per l'Italia, per entrare in territorio mantovano, nel cuore del Quadrilatero. Mentre il generale Capo di Stato Maggiore Alfonso La Marmora penetrava da ovest in territorio ancora austriaco, sul Mincio il generale Enrico Cialdini vi penetrava da sud, mettendo in atto una serie di attacchi alle fortezze della testa di ponte.
Nella battaglia di Motteggiana, Borgoforte fu bombardata dal 5 luglio 1866 con 138 cannoni, ma senza successo (l'attacco costò tuttavia 5 morti e 31 feriti) e l'assedio durò fino al 18 luglio.
Gli Austriaci evacuarono il Veneto e in seguito anche Mantova e Verona passarono al Regno d'Italia. Al generale Enrico Cialdini, che per primo con la sua armata attraversò il basso Po, è intitolata l'isola collocata di fronte a Borgoforte.
1866 - Operazioni del Regio Esercito Italiano attorno a Borgoforte: lo schieramento all’alba del 5 luglio.
Il Forte di Borgoforte è oggi ristrutturato e accessibile al pubblico, ospitando il Museo del Serraglio Mantovano.