Il progetto

L'esposizione della collezione di cimeli è nata nel 2018 per volontà di un gruppo di appassionati della storia della Divisione Pasubio, riuniti nell'Associazione omonima.

La collezione, ospitata nell'ala sud ovest del Forte Magnaguti di Borgoforte, costituisce il punto di riferimento per la ricostruzione delle vicende di questa Divisione, che ha visto partecipi nella Seconda Guerra Mondiale migliaia di militari originari del Mantovano e del Veronese: tutti i comuni di quest'area hanno avuto Reduci, Caduti o Dispersi della Campagna di Russia, tra il 1941 e il 1943 o oltre. I cimeli hanno varia provenienza e l'Associazione si assume il compito di conservarli e ove possibile studiarli per diffondere la conoscenza della storia della Divisione.

La finalità è raccontare, attraverso i cimeli, non la Grande Storia, ma una pluralità di semplici storie, di vicende e modi di sentire degli uomini che hanno vissuto e subìto la guerra. Molti, ma non tutti, sono ricordi di uomini che hanno un nome e un volto e per alcuni, a volte, si scopre la relazione con altre realtà e altri uomini ugualmente sofferenti. La donazione di un vecchio ricordo di famiglia passato di generazione in generazione può essere considerato una privazione: per noi è un gesto che offre l'occasione di far conoscere il militare e la sua famiglia, attraverso l'esemplificazione e il racconto di tante storie diverse.

Image

L'esposizione perciò non è un museo di guerra, ma ha lo scopo di mostrare aspetti di vita quotidiana di militari semplici o di alto grado, mostrare armi, attrezzature, divise, oggetti e materiali cartacei: oggetti che documentano o possono suggerire le disposizioni d'animo dei soldati, le relazioni tra l'esercito italiano e le popolazioni degli stati dichiarati nemici, le testimonianze di vita, di prigionia, di morte.

La narrazione di storie plurime, attraverso i cimeli di soldati conosciuti e sconosciuti, dovrebbe sollecitare nel visitatore la riflessione sul significato delle perdite e d'impoverimento, della fatica, della paura, del sacrificio immenso di vite umane in tutti i fatti in cui le armi sono impiegate dagli uomini contro gli uomini. L'esposizione nel Forte di Borgoforte vuole essere un omaggio ai militari e alle loro famiglie che, con le loro donazioni e prestiti, ne hanno consentito la realizzazione.